Timur Ozdemir
Inizia a frequentare il Laboratorio Artistico sperimentando in un primo momento le tecniche grafiche producendo una serie considerevole di ritratti a pastello ad olio su fondo scuro. Il linguaggio di Timur appare da subito molto vigoroso, primitivo e realizzato con un coinvolgimento fisico molto accentuato (il gesto sul foglio è aggressivo, veloce ed impulsivo). Presto si capisce che Timur necessita di uno spazio tutto suo e viene allestita la sua stanza in cui si mettono a disposizione, oltre agli usuali materiali, anche cartoni e scotch. Timur inizia quindi a strappare i cartoni e ad assemblarli fino a creare gli stessi personaggi dei ritratti bidimensionali, ma ingigantiti, tridimensionale e dotati di corpo. Questi “Giganti” risultano più alti di una persona umana e sembrano quasi dei guerrieri venuti da altri mondi. Timur continuerà con la scultura in cartone producendo numerosi pezzi, fra cui anche la serie dei “Tagliaerba”, oggetto famigliare a Timur in quanto utilizzato presso la casa natale.